Gli U2 a Trafalgar Square ribadiscono i concetti di pace e uguaglianza

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Non si è svolto su un’immensa piattaforma da stadio, su un palco di poche centinaia di metri quadri il concerto degli U2 nel cuore di Londra per festeggiare la vittoria del “Global Icon Award” assegnato loro da Mtv e anche per rendere omaggio alla memoria delle vittime più recenti atti terroristici in Inghilterra. Un pubblico di 7000 persone, che hanno ottenuto il diritto di accesso gratuito mediante una lotteria.

Ogni brano scelto da Bono e Co. per la scaletta aveva un significato preciso, a partire da quella di apertura, Sunday Bloody Sunday, dedicata a tutti i militari che combattono in nome della pace. Per poi passare a Pride (In the Name of Love), che ha fatto da colonna sonora ai nomi delle vittime degli attentati elencati uno dopo l’altro sulle colonne luminose della scenografia. La terza e la quarta canzone sono state anticipazioni del loro prossimo album Songs of Experience, in uscita il 1° dicembre.

E poi altri importanti successi del passato, tra i quali One, dedicato alla città di Londra. “La capitale del mondo”, dice Bono, “Dove trecento differenti lingue si incontrano. Eppure dove ognuno di noi pensa che si parli solo la propria, di lingua. È questo il modo perfetto per non spiccare il volo nel ventunesimo secolo”. Impossibile non notare la frecciata alla Brexit, che avrà innegabili effetti sul celebre spirito da melting-pot della capitale britannica.


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