Chi sono i vegansessuali
Di Carmen Vozza
La parola vegansessuali è stata coniata da Annie Potts, direttrice del “New Zealand Centre for Human and Animal Studies” dell’Università di Canterbury, in seguito agli studi sulla vita dei consumatori di prodotti “senza crudeltà”.
La Potts ha lanciato una pietra miliare per portare all’attenzione dei mass media un movimento, iniziato in Nuova Zelanda e poi diffusosi a macchia d’olio in Usa, che spinge i vegani a rifiutarsi di fare sesso con individui che consumano cibi a base di carne e prodotti animali.
Il principio che sta alla base del loro pensiero è contenuto nel libro “L’uomo è ciò che mangia“, del filosofo tedesco Ludwig Feuerbach, il quale afferma che “esiste un’unità inscindibile fra psiche e corpo: per pensare meglio, dobbiamo alimentarci meglio”.
Per tutti gli interessati, lo studio è scaricabile gratuitamente in rete a questo indirizzo.
Naturalmente, i vegansessuali rifiutano qualunque cosa abbia causato sofferenza sugli animali. Per cui preservativi, anticoncezionali in genere, giocattoli erotici, biancheria sexy e così via devono essere rigorosamente cruelty free, cioè non contenere parti di provenienza animale, ma anche non essere stati testati su esseri viventi – come a volte accade in particolare nell’industria farmaceutica.
Niente sesso con te, sei carnivoro!
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